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Fabrizio Mancini

Pittsburgh non trova il quarterback giusto: per i playoff ora è durissima

Senza Roethlisberger è da settembre ormai che coach Tomlin sceglie i suoi quarterback col lancio della monetina, sperando cada dalla parte giusta prima dell'irreparabile. Oggi non gli dice bene: Hodges è palesemente appesantito dalle cruciali responsabilità di un match valevole un campionato intero, ma prima di vederlo all'opera i Jets, con l'ex poco simpatico dalle parti di Pittsburgh Bell, una flag contro Fitzpatrick e la spettacolosa ricezione in elevazione e tuffo di Robby Anderson sul missile dalle 30 di Darnold, avanzano di 7 dopo il possesso d'apertura, intercettano palla con Basham sulle loro 34, sackano Hodges con Fatukasi, ritornano 20 yards con Berrios e si procacciano, con Crowder e Bell, il 10-0 al calcio lungo (54 yards) con Ficken. Haden potrebbe restituire il turnover ma non trattiene il lancio di Darnold a Smith, a difesa della porta della endzone-Jets Maye 'para' invece quello di Hodges per Samuels. Tomlin gira l'obolo e mette dentro Rudolph, presto sackato da Willis/Adams e Hewitt: Pittsburgh, tuttavia, muove ugualmente Washington e Samuels, chiama all'azione Boswell per il field-goal del 3-10, sacka con fumble Darndold (Watt) e, dalle 37 di New York, rilancia in touchdown col profondo su Diontae Johnson dalle 37 di New York, una replica omaggiata dai Jets a Rudolph dopo la flag per contatto illegale Maulet-Washington. Darnold ancora sackato da Barron, ma stavolta al di là della linea di un 3rd e 3: le piccole cose che contano in uno sport di distanze minime come il football. Dal niente di un cambio-possesso, perciò, al trasferimento di Wesco nelle 20 ospiti fino al 13-10 di Ficken dalle 37. Troppa frenesia negli Steelers: flag contro Snell su una punt-formation, che Darnold non ne faccia uso alcuno non cambia il disordinato assetto delle carte basse di Pittsburgh sul tavolo del Metlife Stadium. Tomlin ripropone perfino Hodges, ma non è proprio aria tra un quasi fumble e il sack di Phillips in contrapposizione alla migliore fluidità del passing di Darnold per Smith e Crowder, ad un paio di buone falcate di Bell e al field-goal di Ficken dalle 42. Riecco, perciò, Rudolph e un lungo da 3rd e 7 che Maye smanaccia con un prodigio dalla presa ormai quasi salda di Washington, quindi un altro snap rivedibile aggiustato in un passaggio fin troppo competitivo sul quale Smith-Schuster va a vuoto. Vincono i Jets 16-10: per Pittsburgh buone notizie da Nashville, ma crisi allarmante, quasi all'ultimo chilometro e con i Ravens ora da battere allo sprint.


Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL



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