Hanno un’ottima qualità quest’anno gli Oakland Raiders: una positiva continuità di rendimento offensivo. L'attacco di Gruden si guadagna sempre lo stipendio, lo dicono le cifre e i risultati, e non è certo il più invidiabile della Lega: Carr stesso, spesso sotto critica, lo fa girare a dovere, anche se oggi il suo inizio parla di sack (doppio, da Dunlap e Atkins), voce presto impattata da Oakland (Crosby) con la ciliegina del fumble recuperato da Hurst. Vogliono giocarsela sul serio i Bengals: e allora carica di Toupou a Jacobs, palla a terra e ripresa di Vigil, Finley-Eifert per un 4th down sulle 18 dei Raiders, un paio di penalità a favore che non guastano (Jordan e Mullen) e spazio ai runningback, Bernard e - per il 7-0 con sontuosa frenata e cambio di direzione – Mixon. Atkins sacka ancora Carr senza bloccarne il braccio che, anzi, si scioglie anche meglio su due 3rd e 6 da Williams e Renfrow e sul 3rd e 1 finale (Moreau, 7-7). Terrell Williams è poi sulle 34 di Cincinnati e Jacobs accompagna, stavolta senza intoppi, i Raiders in zona… redzone-Bengals: il 3rd e 2 tocca a Renfrow, per Carr resta la run con salto del 13-6 perchè va fuori il punto addizionale di Carlson. Fa peggio Cincinnati con una flag contro Jerry e un modesto 1 su 2 ai field-goal di Bullock che, almeno, segnando il secondo dà valore morale all'intercetto di Bates a Carr, anche sackato da Lawson ma sempre più freddo nei pass progressivi a Waller e Renfrow. Ingold dentro su un 4th e 1 nelle 5 dei Bengals vale per Oakland il calcio del +7 (Carlson dalle 20), Finley e Tate preoccupano Gruden uscendo incolumi da un 3rd e 19. Non così Willis, tenuto inoffensivo da Riley su un 4th e 4 a 5 minuti dal termine e Erickson, preceduto da Mullen nell'intercetto-vittoria. 17-10 Raiders.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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