E’ con aspettative pessimistiche che a Foxboro si aspetta il ritorno di quel Babbo Natale che, a Las Vegas, domenica scorsa, girò ai Raiders, a cronometro azzerato, il regalo di una W vitale, altrimenti fino ad allora destinato ai Patriots. Non bastasse una tale bastonata psicologica, oggi di fronte ai rossoblu di coach Belichik i tipici Bengals da calcolato, mortifero arrembaggio, peraltro affatto inteneriti da quell’incredibile autogol (di Meyers) dell’Allegiant e giù in picchiata fin dal kick-off con Trayveon Williams/Mixon: Higgins atterra a sua volta dal 2nd e 5 altezza 9 di Burrow, abbattendo sulla endline Jonathan Jones (6-0 Cincinnati, McPherson non segna l’extrapoint) e cade di sack – Logan Wilson – pure Mac, un altro dei Jones di New England. Perine turna allora con Mixon, Dugger si fa chiudere da Irwin la visuale del centrale di Burrow, ma recupera rallentando lo sprint sul breve di conversione dello stesso Perine (12-0 Bengals): è buio completo in campo-Patriots quando perfino un semplice snap-punt scivola dalle mani di Palardy e per Cincy, preso e tolto un down tra roughing di Judon e fallo in attacco di Volson, resta mezzo campo da solcare con Burrow-Chase. Un’altra flag offensiva (Asiasi) annulla però la corsa-touchdown di Mixon, rientrata repentina dall’esterno in mezzo alla endzone sul blocco di Higgins, autorizzando almeno il field-goal di McPherson (15-0 Bengals), mentre un sack senza macchia di Judon carica sia Burrow (4th e 1) che Devin McCourty, pur se Sample stende Mac Jones inutilizzando al contempo l’intercetto di nemmeno un minuto e mezzo prima del 32 di NE. Tanto più che Burrow, transitando da Boyd/Higgins, misura da maestro per Irwin il larghissimo 3rd e goal del 22-0 Cincinnati, ridotto a penultimo quarto calante dall’intercetto di Marcus Jones ritornato in touchdown sul blocco di Uche: neanche Folk trova l’aggiuntivo (6-22), eppure NE sembra averne abbastanza per poter comunque ambire alla rimonta perché, nonostante Ossai/Carter lo sackino, Mac Jones duetta doppio con Bourne (3rd e 7 e in touchdown dalle 5) con, a differenza di Taylor-Britt, ultimo uomo inerte sull’ex 49ers, Bates/Hilton contrari - nello stesso punto della endzone - alla presa-conversione di Meyers (12-22). Burrow si riorganizza con Higgins, ma il field-goal – fuori – di McPherson dalle 43 lo attiva solo un altro bel ritorno di Trayveon Williams: di là il challenge di Belichik rende giustizia alla leggiadria del volo di Bourne nell’aggancio di un 1st e 10 da 28 yards, quante ne attraversa l’Hail Mary precoce Mac Jones-Henry deviato da Taylor-Britt/Flowers nei guanti di Meyers (18-22, altro errore di Folk all’extrapoint), con Judon ad estirpare di destrezza un 3rd e 3 corto a Chase per la ricopertura-Patriots di Marcus Jones. Anche la run di Stevenson, però, si sfalda nel contrasto con Bell: qui il recupero di Hill lo disturba la falsa partenza di Scharping e sull’ultimo 4th e 15 di Mac Jones Taylor-Britt esegue concentrato – su Thornton - i suoi doveri di guardiano, al netto di una penalità, nella fattispecie declinata, altrimenti…, rimarcata a Andrews. Vince Cincinnati.
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