Green Bay si muove dal Wisconsin trovando comunque l'amica neve ad aspettarla anche a New York. Il Metlife Stadium, nel primo quarto, sembra la Frozen Tundra e come ci si sentono a casa Rodgers (lungo completo su Lazard e pass da touchdown per Adams, 7-0) e tutti i Packers. Giants che sanno tuttavia approfittare dell'esplosione improvvisa della bufera, con Jones a superare un 3rd e 2 e un 4th e 5 su Kaden Smith e Slayton, scagliando poi 45 yards di gittata che dal cielo imbiancato collassano in forma ovale tra le mani di Sterling Shepard, ma non sono altrettanto pronti a bloccare il ritorno di Tremon Smith, la corsa di Aaron Jones e il lunghissimo di Rodgers dalle 45 a Lazard in endzone. I Packers si prendono di forza l'iniziativa della partita intercettando Daniel Jones con King e approcciando le 30 con Rodgers e Graham: Crosby sigla il 10-7 al calcio e Daniel Jones si merita parziali scuse quando in 3 minuti affronta e sconfigge da solo due 4th down e in compagnia di Latimer un 3rd e 12 (doppia marcatrura al calcio di Rosas e 13-17 Green Bay). Nel drive decisivo, però, una Pass Interference difensiva (di Beal) inguaia NY su un 3rd e 6-Packers andato insoluto: da qui un 4th e 10 Rodgers-Allison altezza 20, il fallo in attacco di Tonyan che ferma indirettamente la run breve di Aaron Jones portando GB 10 yards più indietro, un 3rd e goal dalle 24 agguantato in touchdown (24-13) prima di due Giants da Devante Adams e l'intercetto di Savage a Daniel Jones. Rodgers e Allison ancora spietati su un 3rd e 5, poi New York ricasca nel tranello delle Pass Interference (Haley) completando un 3rd e 9 (anche questo diretto a Devante Adams) e avvicina soltanto Rodgers senza stavolta neanche toccarlo quando il 12 dei Packers arretra e smarca esterno Lewis per il 31-13.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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