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Fabrizio Mancini

Monday Night folle all'overtime, San Francisco ko dopo 10 giornate

Overtime con field-goal sbagliato all’ultimo secondo: cosa chiedere di più ad un Monday Night in cui si fa la storia del vertice di una Division tra chi – San Francisco - non ha mai perso e che perdendo oggi guarda il bicchiere mezzo pieno consolandosi almeno per la parziale estromissione dalla contesa play-off di un terzo incomodo (i Los Angeles Rams) non in forma ma che converrebbe sempre tenere a distanza, e chi invece ha perso una sola volta per esclusivo merito della sua natura da irriducibile. I Seahawks anche stasera non si tengono sui medesimi livelli degli avversari: mandano in malora l’intercetto di Griffin per un holding di Taylor e sackano Garoppolo con Flowers, ma cedono campo (a Sanders, Breida e Samuel per il field-goal di McLaughlin e il touchdown di catch and run breve di Kendrick Bourne) e, quando i Niners consentono loro di giocarla, palla (Wilson sackato da Jones e Warner). Clowney se la riprende ricoprendo un sack-fumble a Garoppolo con avanzata dalle 10 in touchdown, Tartt non ci sta e, aggrappato a Metcalf fino ai limiti ultimi della endline, contro-strappa l’ovale. Seahawks, solo con mezza squadra, è incredibilmente sotto di appena 3 all’intervallo (10-7): Reed e Ford continuano con gli straordinari sackando Garoppolo – perché l’attacco regala un altro possesso, Williams e Buckner stoppano e rapinano Penny-. Seattle rimanda indietro pure un 4th e 10 altezza ultime 30 diretto a Samuel, intercetta-ritorna con Diggs, sventa l’ennesimo fumble con Hunt e, finalmente, batte un colpo offensivo con gran lob di Wilson e tuffo felino di Hollister in endzone. Il risultato è assurdo (14-10 Seahawks), il match è folle: chi ne ha tenuto il conto finora, ci aggiunga pure la ‘persa’ di Garoppolo (Ford) da sack (Clowney) con contorno di ricezione di Hollister e corse (tre) di Carson (21-10), ‘fotocopiata’ da Warner e Buckner (ritorno da 12 yards per il 16-21 che Garoppolo-Bourne portano a 18). Levi’s Stadium in ebollizione: Samuel, Mostert e Dwelley sfiorano le 15-Seahawks, mentre Woods sacka Garoppolo e McLaughlin, che avrebbe fatto volentieri a meno di diventare uomo-49ers nel bene e nel male proprio nel giorno della sua ‘prima’ a San Francisco, pareggia a 21 dalle 39 e, allo scadere del quarto periodo, a 24 dalle 47, una yarda in più di quelle del calcio del nuovo +3 Seattle (a segno Myers). Ecco il supplementare, allora, in proporzione più anormale ancora dei periodi regolamentari: Wilson allunga a Turner un 3rd e 16, poi becca intercetto – con ritorno da 47 yards – da Greenlaw. Dopo il field-goal out di McLaughlin corre con Carson fin sulle 21 e Myers non fallisce al piede il 27-24.

Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL


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