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Fabrizio Mancini

Miami, almeno 3 td sulla coscienza: così per i Bills è troppo facile

Non avessero sulla coscienza i Dolphins almeno tre touchdown degli avversari, tra Miami e Buffalo avrebbe potuto uscirne perfino una bella partita. A cominciare da quello di John Brown - prevedibile, previsto ma non contrastato posizionamento tra le linee, presa sulle 17 e avanzata in endzone -, tra un field-goal, l'altro e l'altro ancora di Hauschka: Bills, così, troppo facilmente sul 16-0 dopo 17 minuti passando un 4th e 1 con Gore, sackando Fitzpatrick con Oliver e Liuget, senza però arrestare Parker sulle proprie 12 e la comoda run breve di Ballage. Idea diabolica della panchina-Dolphins sul kickoff che segue: calcio cortissimo e aggressione immediata allo special-team ospite che tocca nel marasma, ma non tiene (ricopre Sanders). Guanti con la cera, però, anche quelli di Hurns che, in piena progressione, perde palla per il turnover (stabilito dal challenge) di Poyer: Allen e Knox puniscono dalle 23, ma Miami ha lo spirito di ripartire da zero con il pazzesco ritorno da 100 yards di Grant (14-23). Appuntamento al secondo tempo: Edmunds e Milano sackano Fitzpatrick, Allen - lasciato fin troppo libero di distribuire ovali a a McKenzie e Beasley - è poderoso nella corsa in touchdown dopo un altro scatto (Singletary) da palla banalmente sfuggita, qui però ripresa dalla squadra in possesso. Bills puntuali fino al termine nel tenersi a distanza ad ogni riavvicinamento dei Dolphins (Fitzpatrick ok da Wilson e Grant, un fulmine Grant nello scatto dalle 7: 30-20 Buffalo), accerchiati da Beasley, McKenzie e Kroft e affondati per il 37-20 finale da Allen e Brown. Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL


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