Vincono i Buccaneers di Jameis Winston, che pur perde da Murray e comincia la partita con un sack (Gunter), un intercetto (Murphy) e lo svantaggio corrispettivo (field-goal Gonzalez dalle 37): difese come non ci fossero, ma ci piace così quando a metà stagione la classifica - e la mentalità degli allenatori - autorizza due squadre come Tampa Bay e Arizona a guardare non le proprie spalle ma la faccia dell'avversaria. Winston ancora giù da Hicks, Bullard e Chandler Jones: Jensen gli conserva però palla in mano, Evans gli riceve un lungo altezza 9 e Jones gli concede la definitiva assoluzione correndo in touchdown dalle 8. 7-3 Buccaneers che diventa 10-6 due drive dopo: Gonzalez segna da oltre metacampo pur nella positività dei completi di Murray su Kirk e Fitzgerald, Matt Gay si serve di una gran run di Barber per indovinare i pali da molto più vicino. Anche Murray assaggia l'erba col mento (Barrett e Suh), mentre Tampa Bay ingerisce in tre riprese un amaro concentrato carattere-talento della prima scelta del Draft 2019: splendidi il 4th e 5 elargito a Fitzgerald e il siluro aereo dalle 41 per la presa di Kirk in touchdown. Ma scintillano di pari importanza anche le due combinazioni da 36 yards in 9 secondi Winston-Howard (17-13 Bucs all'intervallo), il suo profondo su Evans trasformato in field-goal dalle 45 da Matt Gay e lo scambio-bis Murray-Kirk da un campo all'altro (70 yards circa) a pareggiare a 20 il primo vantaggio da possesso pieno del match che Tampa Bay si tiene stretto per appena una trentina di secondi, prima di subire (Hicks) un intercetto cui appena dopo rimediano David fermando con fumble Johnson dentro la redzone dei Buccaneers e un challenge che gli arbitri, mandando liscio un evidente fallo precedente del difensore di casa, male interpretano. Arizona, sackando Winston (Suggs e Gunter) se la cava con il più lieve dei castighi, il field-goal di Matt Gay dalle 41, sopravanzato dal punt simulato che diventa completo al lancio Lee-Cooper, da una flag contro Stewart (che, forse, la Pass Interference la prende da Fitzgerald) e dal pass centrale diretto in touchdown di Murray per le mani del solito Kirk. 27-23 Cardinals con nuovo, gentile scambio reciproco (e consecutivo) di turnover: Jones perde palla da solo mentre galoppa sulle 45 ospiti (Baker ricopre il fumble), Dean intercetta Murray toccando prima - in maniera sospetta - Sherfield. Un altro challenge soccorre Tampa Bay (qui, però, giustamente: netta la spinta di Thompson a Evans) che aspetta il 3rd e goal sull'ultima yarda per scavalcare Arizona (30-27) con l'aggiramento di Barber alla linea. Arbitri scatenati nel finalissimo (4th e 5 incompleto Murray-Kirk abbonato da una flag contro Hargreaves) e sordi alle lamentele (non esagerate) di Cooper, a richiesta di una scorrettezza di Dean.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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