La teoria delle 'Winstonate' guadagna una nuova conferma: Lions e Buccaneers sono in campo da 2 minuti e 16 secondi quando Tavai intercetta - per un delitto senza castigo - il quarterback di Tampa Bay, che a metà primo quarto è però già immune dal ricordo negativo da scagliare una quarantina delle 458 yards che passerà in 28 completi su 42 totali direttamente in touchdown. Perriman raccoglie, come Miller in condizioni identiche più avanti, ma non troppo: perchè quando i Bucs vanno 14-0 il parziale d'apertura è ancora ben di là dal chiudersi. Non la sete di punti di Winston, Ogunbowale, Godwin e, dopo un sack interlocutorio di Okwara, Perriman (catch and run a scartamento ridotto dalle 14 alla endzone). Giù anche Blough (da Barrett), ma vispo più di parecchi dei suoi in una corsa da 9 yards che con due completi su Amendola si traduce nel field-goal di Prater dalle 44. Terzo quarto da possibile disfatta per i Lions: intercetto Adams (il recupero dei Buccaneers c'è, il ritorno da 64 yards no per un fallo di Pierre-Paul) e drive di contrattacco che comunque movimenta il fatturato offensivo di Tampa Bay da 21 a 24-3. Sarà invece il periodo di partita più soddisfacente per Detroit: applausi a James, Golladay e alle due formidabili assistenze profonde di Blough ad Amendola e Lacy per altrettanti ingressi di corsa di Hills in endzone (17-24). Bucs improvvisamente fermi, fallosi (holding di Jensen) e scadenti anche al calcio (Matt Gay fuori bersaglio dalle 44). Riecco Hills nelle loro 32, ma la favola-Lions finisce sul sack di Suh a Blough e lcon 'intercetto con ritorno da 70 yards in touchdown di Murphy-Bunting. Stewart gliene rifila un altro un minuto dopo (serve il challenge per conclamarlo), Barber e Prate si impossessano delel 25 e, in arretramento di quasi un down, Winston va da Perriman in touchdown. Infine il fumble di Johnson, colpito da David e derubato da White.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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