Nulla sta ultimamamente ripagando i Detroit Lions. Nè una partita da soli 20 punti subìti (domenica scorsa a Chicago) nè una da 27 segnati (oggi contro i Cowboys), nè l'abitudinario avvio sonnolento di Dallas (fumble di Elliott al primo pallone appoggiatogli da Prescott, ricopre Davis). Non c'entra l'assenza di Stafford, tantomeno la presenza di Driskel, il migliore tra tutti gli interpreti transitati sulla scena del Ford Field: lancio ad Amendola per le 10 ospiti e a Scarborough per il 7-0 in endzone, il sack di Kennard a Prescott con arretramento di un down è l'eccezione alla recente regola difensiva dei Lions, di solito parecchio incline alle disubbidienze avversarie. Cowboys a punti solo di field-goal (Maher dalle 30), poi Prescott passa il testimone delle corse a Pollard che brucia Walker, Robinson e, dalle 10 fino in fondo, Coleman: +3 Dallas. Una flag e un sack di Bennett dopo l'ottimo ritorno di Agnew: Detroit si muove allora con Scarborough, McKissic (3rd e 5) e Driskel, dentro di run corta per il sorpasso-Lions (14-10), ma la formidabile ricezione in due riprese di Gallup a valorizzare una staffilata da 3rd e 9 (41 yards) di Prescott e la riscoperta di Elliott (due allunghi per 9 yards) rimettono gli uomini di Garrett al comando del risultato (17-14). Per prendersi la partita c'è ancora parecchio da lavorare, però, non illuda i Cowboys la straordinaria catch and run da quasi mezzo campo di Cobb per le 24 di Detroit con taglio e caduta in touchdown sul passaggio fiondante di Prescott dalle 19. I Lions ruggiscono e domano due 3rd down con McKissic e Hall, poi Driskel va ok lungo in endzone da Marvin Jones (21-24), la coppia Kennard-Melvin mette il divieto d'accesso sulle proprie 16 a Cooper e Gallup (Maher ok dalle 34), ma è Elliott a ferirli a sangue (e a morte) agguantando - con il corpo in torsione innaturale - una palla bassissima sulle 23 (6 yards dietro lo scrimmage) e da lì via in endzone. Pollard converte per un +14 amministrato malissimo nell'immediatezza dai Cowboys (29 yards di corsa di Driskel e Marvin Jones solo solo a ricevere e a condurre dove deve il 27-35, imprendibile per McKissic il pass-conversione), meglio nei quasi 6 minuti che restano da officiare (sack di Bennett a Driskel) prima della fine.
Dallas 35 Detroit 21.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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