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Jets doppiati a Baltimore nella notte da record di Lamar Jackson

  • Fabrizio Mancini
  • 13 dic 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Sinceramente troppo chiedere ai Jets di resistere a Baltimore più di quanto abbiano fatto, nell'atteggiamento più che nel punteggio, nel Thursday Night di Week 15. Harbaugh ci mette il carico: più importanti, nella partita ideale per batterli, un paio di record di Jackson degli acciacchi - lievi - del quarterback dei Ravens, regolarmente (ma chi ne aveva dubitato?) in campo a correre con l'amico Ingram, dopo il primo punt di allontanamento di Lac Edwards. L'ex Saints a testa bassa nell'angolo dalle 11 (7-0), con Montgomery e Bell che provano a inseguirlo in proporzione alla diversissima fragilità delle rispettive difese. Darnold e Smith, di nuovo con Montgomery, più delle 31 a quella di casa non riescono a strappare: la differenza piuttosto la fa il field-goal che Ricard stoppa a Ficken. Tanto per farvi capire la differenza: 2nd e 10 Ravens altezza proprie 29, ma un solo drive dopo Baltimore (con Ingram: se non è l'uno è l'altro) ha già preso alloggio sulle 32 dei Jets, le ultime 5 sono di Jackson (l'altro) che, dalle 10, scarica esterno in touchdown per il tuffo di Boyle. NY non può permettersi di esultare granchè sull'errore all'extrapoint di Tucker e non le riesce proprio di farlo quando Crowder, solissimo in endzone, si lascia scivolare dalle mani una presa di palla meno che elementare, fortunatamente riprovata a distanza di 10 secondi e completata nella stessa zona di campo, ma in condizioni di base assai peggiori (lancio a uscire e Humprey incollato addosso). Doppio tentativo a disposizione anche per Jackson: prima una flag pro-Baltimore su un suo lunghissimo sul quale Hewitt va falloso su Brown in endzone, poi il difetto di formazione-Ravens che posticipa di un minuto il touchdown buono di Andrews e la conversione via run di Ingram dalle 7. Altra aria nei polmoni di New York quando non c'è da difendersi: incoraggiato da due 3rd down passati da Vyncint Smith e da Bell, coach Gase incarica Darnold di un lob da 4th e 1 che Anderson fa suo (ma incompleto) su Jimmy Smith, con Berrios che ritorna 21 yards e Bell (spalleggiato da Crowder) che se ne rubacchia altre 13. Tutto bellissimo fino all'intercetto di Clark e al sack-fumble Bowser-Ward a Darnold sulle 24 newyorkesi, che Jackson non ha paura a sforare di 9 per testare la mostruosa coordinazione mani-piedi di Marquise Brown nella endzone ospite. 28-7 Ravens, sempre più feroci quando eseguono un 4th e 1 da 36 yards (Andrews), quasi strafottenti nelle 42 coperte dall'assistenza di Jackson tra le mani di Roberts e sotto gli occhi impotenti di Maye (35-7) e addirittura crudeli nel rispondere al punt (di Koch) ribattuto e riportato in touchdown da Bello (extrapoint out di Ficken) con ulteriori 26 yards Jackson (corridore e lanciatore)-Ingram (ricevitore e corridore): 42-13 Baltimore. 21 ne ritorna Vyncint Smith nel drive-Jets dell'onore: Darnold fa salire Robby Anderson sulle 20 e libera Crowder in touchdown dalle 28, convertendo quindi da 2, sempre da Anderson, per il 21-42.

I Ravens battono i Jets, Jackson batte Vick 1103 a 1039, che si è già fatto sentire per le felicitazioni, quanto a numero di yards stagionali corse da un quarterback e 'pareggia' Vinny Testaverde per numero di touchdown (5) serviti in una sola partita in tutta la storia dei Ravens.


Fabrizio Mancini

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