Sorprenderà la proporzione finale del punteggio, ma non il risultato in sè: i Broncos ce lo stavano cercando di far capire in tanti modi da inizio stagione - e magari lo hanno fatto male - di avere una squadra all'altezza delle 'peggiori delle migliori' e, di recente, aveva già disputato un match identico a questo, tranne che per il finale, a Minneapolis. Forse la differenza sta nei singoli e Drew Lock era probabilmente la medicina da somministrare subito, o comunque prima di domenica scorsa, agli uomini di coach Fangio: due lanci (uno dalla sua endzone) e Fant-Beck sono già nelle 12, un blocco ilegale di Bolles annulla 40 secondi dopo il touchdown del compagno Lindsay, è ancora Lock allora a indirizzare in endzone un 3rd e 12 direzione Fant, con Jackson che va a segnare da recupero-fumble - in realtà effettuato da Attaochu, che al rientro dal 14-0 sacka pure Watson - trattorando 70 yards di campo. La tempesta-Lock infuria ancora nel secondo quarto: lungo da Patrick e catch and run offerta a Booker prima del 2nd e 3 esterno a Heuerman (21-0). Finalmente avanzano anche i Texans (Hyde e Watson-Coutee), Tunsil li riporta indietro di 5 yards per una falsa partenza e Fairbairn deve perciò superarsi nel calcio da 3 dalle 54. Scatenato Lock, ma Fant non scherza: Houston nè lo vede, nè lo prende quando parte per un'altra trentina di yards che McManus sorvola al piede per il 24-3 Broncos. Numeri già da 4th e 1 per Watson, al quale Harris tocca un lancio per Coutee: Lock sempre più disinibito da Sutton, Hamilton e Freeman. Texans fallosi (due holding di Lonnie Johnson, uno di Roby che solo picchiandolo riesce a fermare Lock) e Broncos caldissimi anche dopo l'intervallo: ritorno da 33 yards di Spencer, Fant e Sutton capi comitiva di Denver nell'approdo alla tappa subito precedente al 31-3 - le ultime 15 - messo a bordo dalla run corta di Lindsay. Watson ne imbrocca una - anzi due: profondi ok a Coutee e Hopkins che afferra sulle 19 e penetra libero da marcature in endzone, con Gipson che intercetta Lock nelle 5 dei Texans - con ritorno. Ma Houston non è Minnesota: Hyde, Akins, Hopkins e, tuffandosi in endzone contro il blocco di Parks, Watson risalgono la corrente (17-38 Broncos) infrangendosi però contro lo scoglio dell'intercetto di Simmons su un 4th down che è, come detto, da troppo tempo, la necessità imprescindibile degli attacchi dei Texans. Watson ne intasca uno inutile su Hopkins, corre di aggiramento per la doppietta-touchdown (24-38) e becca da Parks il secondo intercetto di una serata terrificante anche per lui.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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