Inizia e chiude una carriera da Gigante Eli Manning. Gigante con la lettera maiuscola, e non solo per la denominazione della squadra con cui ha giocato per 16 stagioni. Senza mai ponderare l'ipotesi di andare altrove, tantomeno ora, a meno di un mese dal compimento del suo 39esimo compleanno. Meglio il ritiro, quello che il quarterback newyorkese ha comunicato ufficialmente questa mattina in una appositamente organizzata conferenza stampa, che cambiare divisa o, peggio, restare a fare da riserva ad un giovane promettente (Daniel Jones) ma bisognoso di esprimersi con continuità e senza pressioni esterne.
Manning si è detto comunque propenso, alle giuste condizioni, ad accettare un'eventuale incarico dai Giants che, intanto, ritirano il suo numero, il 10. Il New York Times, invece, fa i conti in tasca sia a lui che a suo fratello Peyton, al quale secondo il noto quotidiano della Grande Mela è accomunato - oltre che dal ruolo e dal numero di Superbowl vinti (due, Peyton a Indianapolis e Denver) - anche dall'entità dei guadagni accumulati: 250 milioni circa a testa, con una sproporzione di un paio di migliaia di dollari - e due anni in meno di attività - in suo favore.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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