Seahawks, 49ers, Bills, già tre partite su 4 in Division contro Steelers e Ravens: uno 0 nella casella delle vittorie dei Cincinnati Bengals dopo 11 partite fa sempre specie, ma con un calendario simile potrebbe anche trovare una giusitifcazione. Facciamo anche 12, vista la recente serie di 3-0 dei Jets? Aspettiamo, magari: la run di Bell e il transito di NY sulle 31 opposte con Griffin e Brown costa solo il field-goal di Ficken ai Bengals, oggi di nuovo con Dalton al volante di un attacco vivacizzato da Mixon e accompagnato in endzone - con tappa intermedia sulle 17 con Tate - dalla gran presa di Boyd. Dopo il sack di Hubbard a Darnold Cincinnati riprende a dettar legge ancora con Mixon (ritorno e tris di run da 20 yards) e Boyd: Bullock piazza il field-goal del 10-3, Dalton si riconnette con Tate e tira fuori anche la carta-Uzomah sfuggendo ad un tentativo di sack newyorkese. Per la corsa del +14 (Mixon dalle 10) non guasta una pass-interference contro Hewitt, che Bell, Darnold e Smith, solo in parte riescono a cancellare (calcio di Ficken e 6-17 Cincinnati). Pur se, dopo l'intervallo, i Bengals - ancora estremanente determinati con Eifert e Erickson - vengono incontro ai loro rivali mettendo a lato il field-goal di Bullock dalle 48. E', però, vicendevole lo scambio di cortesie: l'egregio punt di Huber riposiziona i Jets sulle proprie 2 che diventano delle accettabili 7 sul completo di uscita Darnold-Bell, tuttavia disgregato dall'holding in endzone di Beachum da cui la safety del 19-6. New York argina Darnold sackandolo con McLendon per un 2nd e 20 che non preoccupa Mixon e Erickson, tantomeno Bullock quando Taylor lo incarica della fiducia di un field-goal di riparazione a quello mancato quasi un intero quarto di gioco prima. 22-6 Bengals.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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