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Fabrizio Mancini

Eagles-Giants: decide Ertz, ma all'overtime Philadelphia ce la portano i suoi giovani

Dallas finalmente raggiunta da Philadelphia in vetta alla NFC East, al netto dello svantaggio dello scontro diretto perso in Texas dagli Eagles. Vabbè, ma se non battevano neanche i Giants... Sì, vero: ma come? O meglio - perchè il 'come' quest'anno, quando si parla degli Eagles, deve essere commisurato al miliardo di infortuni patiti in stagione - quando? All'overtime, sbloccato da Ertz a metà percorso. E allora, altra domanda, perchè? Perchè Shurmur riconsegna le chiavi dell'attacco newyorkese a Manning e i Giants, senza esagerare, tornano una squadra con un capo e una coda. Golden, infatti, sacka Wentz, Tomlinson (4th e 1) lo ferma in corsa e Mayo si impadronisce del pallone che gli scivola giù dalle mani. Manning, dall'altra parte, ruota bene le poche soluzioni che ha: Barkley per correre, Sterling Shepard per ricevere e Slayton per fare entrambe le cose, che vengono ancor meglio se, sulle 28, Darby gli piazza addosso un placcaggio poco appiccicoso. Non che Wentz, pure sackato da Ximines, abbia chissà quanta materia prima a disposizione: Sanders e Ajayi se la prendono troppo comoda, se allunghi da Ertz le ultime 9 le vedi in un paio di down e con uno in più saresti perfino in endzone (Ward). Senza il fallo di Brooks, possibilmente: a malincuore Pederson inserisce Elliott per il field-goal del 3-7. Ma calciano anche i Giants (Rosas dalle 34), e siamo sempre lì, se non oltre, che per Philadelphia significa sull'orlo di un burrone: Barkley salva un fumble, Tomlinson va faccia a faccia con Wentz e gli stoppa un 3rd e 5, Manning scavalca facile dalla distanza un ancora spaesatissimo Darby con un lungo dalle sue 43 che, sulla linea delle altre 20, Slayton ferma e consegna in endzone.

New York, a punti realizzati, supplementare incluso, chiuderà qua, ma Phila manda a sua volta inconcluso quasi un intero quarto di gioco prima che Wentz capisca su chi appoggiarsi: non Ertz, non Goedert, non Sanders, ma gli insospettabili Perkins, Arcega-Whiteside e, soprattutto, Boston Scott con la sua corsa dalle 8 che riduce del 50% lo svantaggio degli Eagles (10-17). Dà una buona mano anche Ward, ma è sempre con Scott che Phila impara a volare dentro le 30 ospiti: Love e Baker disattivano Sanders e Arcega-Whiteside, Elliott spara a lato il field-goal del -4 e New York - ormai sulle barricate - sacka Wentz con Ximines. Scott, invece, continua a non limitarlo nessuno. Goedert e Ward collaborano per l'accesso all'ultima yarda e si sveglia pure Ertz liberato dalle 9 in endzone. Scott sempre più Speedy Gonzalez, problemi per Wentz invece sull'intralcio delle mani invasive di Ogletree che gli fanno pericolosamente impennare un lancio interno alla metacampo-Eagles: meglio andare all'overtime, vincere il sorteggio e correre con Sanders e Scott e di nuovo Sanders fin nelle 5 di una stremata difesa newyorkese. L'ultimo atto il regista Wentz lo scrive per l'attore Ertz, ma lo sceneggiatore Pederson proponga un aumento di stipendio ai suoi giovani (e meno giovani) comprimari. Che da stasera sono qualcosa in più.


Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL


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