Dipende, evidentemente, da chi corre e da chi devi fermare. Se contro una freccia come Cook non hai problema alcuno, già la domenica dopo degli specialisti-Bills sull’argomento non riesci a vederne mezzo. Ma non è solo questo: la Denver di Buffalo non è proprio per niente quella di Minneapolis e dei due quarterback omonimi (Allen) in campo Josh attacca casa-Broncos con Brown, Singletary, Kroft e Beasley (Hauschka tira nei pali il field-goal del 3-0), mentre Brandon lo supera solo alla voce-sack (Lotulelei-Lawson/Miller). Tutto quello che serve per andare di accelerata sistematica Buffalo lo attua: reverse-run di Foster e catch and run di Beasley per il 6-0 di Hauschka, un vantaggio ancora insicuro che l’intercetto di Simmons mette solo in teorico, molto teorico pericolo. La pratica, invece, parla di un contro-intercetto di White a Brandon Allen, con guadagno-Bills delle 18 ospiti con gli acuti di Foster e Singletary e il taglio in bellissima presa-touchdown di Beasley. Se il braccio dell’Allen dei Broncos non carbura (Oliver lo sacka a ridosso della sua endline), Fangio progetta schemi per esaltare le gambe di Lindsay e Freeman, esaurendo prestissimo la lista al field-goal di McManus dalle 45. McDermott avrebbe invece ancora un libro mastro pieno di giochi da aprire e consultare, oggettivamente senza senso però farlo oggi: Bills, è vero, a segno da 7 punti (eccome: spettacolosi il lungo in endzone di Josh Allen dalle 40 e la ricezione in tuffo di Brown) solo nel secondo tempo, ma partita già risolta nel primo dalle marcature di minima di Hauschka. Bills 20 Broncos 3.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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