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Fabrizio Mancini

Da Mayfield spettacolo e azzardi, da Cincinnati raziocinio e punti

Aggiornamento: 21 mag 2021

Arrivano a Cincinnati mesti come un corteo di giovani vedove i Cleveland Browns: ma sarà il cambio d'aria, sarà che non è troppo simpatico far vincere chi finora lo ha fatto una sola volta su 15, il loro atteggiamento sul campo non sembra proprio così negativo. Mayfield va spesso - e mica poco - sopra le righe, ma con un altro al suo posto probabilmente Cleveland oggi non recherebbe a referto nemmeno un touchdown dei suoi straordinari tre totali. Che poi è lo stesso numero leggibile alla voce intercetti, e questa è la parte bruciata della frittata, ma prendiamolo come un dettaglio e spalanchiamo gli occhi al profondo da 53 yards in endzone agguantato da Ratley ad appena tre down dalle 47 yards di ritorno da kickoff di D'Ernest Johnson. Cincinnati, con la prima scelta del Draft 2020 in bacheca, oggi può addirittura togliersi lo sfizio di apporre il numero 2 nella casella delle W stagionali: Mixon si tuffa nel Mar Verde del territorio-Browns fin sulle 15, Dalton scende dentro le 25 per mollare un gran tracciante ammaestrato in endzone dalle mani di Uzomah, poi Phillips intercetta Mayfield sulle sue 31 e ne ritorna 28. Facile la sottrazione e pure l'esecuzione di Mixon nella run del 13-7, non - per Bullock - la mancata trasformazione dell'extrapoint, nè un 3rd e 14 (riuscito) Dalton-Boyd e la partenza di Dalton all'avventura dalle 19 in una corsa con svolta obbligata a sinistra cui, però, lungo la strada, fa da tappeto rosso per il 20-7 Bengals un blocco di Hubbard su Richardson. Mayfield vede solo bianco o nero: 36 yards di profondo per Beckham prima che Lawson lo sacki per il field-goal di Seibert, poi 54 fin sulle 11 di Cincinnati con lo scontro Webb-Shawn Williams che lascia libero Landry di entrare in endzone. Una maledizione l'extrapoint fuori di Seibert: Cleveland si inchioda a quota 16 per tutto il terzo quarto e Dalton/Mayfield fanno pari e patta quanto a fumble recuperati da snap maldestri, sack (Jordan, da cui il field-goal dalle 47 di Bullock, e lo stesso Mayfield, giù da Dunlap) e intercetti (Ward e Phillips). Se Cincinnati, però, sa capitalizzare con ragionevolezza gli episodi favorevoli (flag contro Greedy Williams su un 3rd e 4) con Dalton, Ross e lo sprint di Mixon dalle 7 - 30-16 Bengals -, Mayfield deve giocare d'azzardo su Hunt, rischiare un intercetto da Lawson, correre 20 yards, incassare sack da Hubbard e, dalle 35, imbeccare in touchdown Beckham con un impressionante missile a uscire. Con 7 punti di vantaggio (30-23) a meno di 3 minuti dal termine non tutti i mali vengono per nuocere per chi comanda: Ross scivola proprio mentre sta infondendo velocità a una reverse-run altezza 30-Browns, Bullock ok al piede dalle 46 per il +10, dall'alto del quale Webb quasi chiama, come si fa con il cane di famiglia, il terzo intercetto di Mayfield, che stavolta modera male le cadenze del suo pass in corsa su Landry. 33-23 Bengals.


Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL



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