Lo sottolineai anche in un articolo precedente: i destini di Tampa Bay sono spessissimo legati al presto o tardi delle 'Winstonate'. Prima arrivano, più chance di vittoria ci sono per i Buccaneers. Che, oggi, il dente se lo fanno estrarre dopo nemmeno 3 minuti (intercetto di Leonard), soffrendo pure il dolore supplementare del diretto in touchdown di Brissett dalle 46 su un 3rd e 6 catturato da Marcus Johnson e del fumble Ogunbowale-Odum-Ya-Sin. Indianapolis, senza Vinatieri, lo converte in field-goal con McLaughlin e la spintarella di una flag contro Pierre-Paul. Bucs sempre divertentissimi quando arrembano, fedeli del resto alla loro denominazione: se Winston smette di fare sciocchezze, poi, tanto di guadagnato (lob a Perriman, servizio a Brate nelle 15-Colts, run ravvicinata per il 7-10 e lunghissimo del sorpasso a lanciare una catch and run altrettanto corposa di Evans). Indy inaspettatamente sotto, ma ai ritmi di Tampa Bay può succedere: accelera anche Hines allora (ritorno da 19 yards) e con lui Brissett, Pascal, il rientrante Mack, dentro di corsa breve (17-14 Indy) e Leonard, che intercetta di nuovo Winston, stavolta con mega-ritorno (80 yards) da touchdown. Godwin, Howard e Ogunbowale si riappropriano al volo della metacampo-Colts: Winston partecipa uscendo chissà come da un sack in un 3rd e 10 allungato a Watson e depositando tra i guanti di Brate il trasversale stretto del 21-24.Brissett guarda il cronometro e Marcus Johnson mezzo campo più avanti, camminando poi sui rovi di un 4th e 1 mutato nel field-goal del +6 da McLaughlin. Sack punitivo di Barrett e Gholston, ma ci vuol altro: due passaggi di profondità variabile per Brissett a Marcus Johnson e Pascal, richiamato poi per touchdown e conversione. Dosa la mano anche Winston da Howard e Godwin con morbidissimo lift per Watson in endzone. I Colts, avanti di un possesso, perdono un giro importante e il field-goal di Matt Gay spinge su di un altro gradino i Bucs (31-35): White e Edwards (fumble di Hines) li caricano su un ascensore che, però, resta al piano di partenza (Winston intercettato 50 secondi più tardi da Hooker sulle 25 di Tampa Bay). Da dove, però, non si muove nemmeno Indy: sul palo il field-goal di McLaughlin, di là di un 4th down Ogunbowale e Winston in endzone per una (complicatissima) presa bassa di Perriman. 4th e 2 Indianapolis per non perdere una partita che altrimenti rimpiangerebbe parecchio: lancio-boomerang di Brissett che, dopo una carambola, finisce corto e incompleto da Doyle, oltre che ritenuto Illegal Forward dagli arbitri. I Bucs declinano e vincono 38-35.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti dalle NFL
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