Magari non era intenzione di coach McVay risparmiare tanti o pochi titolari, ma il pubblico di un gremito Memorial Coliseum – in cotrappoosizione al valore limitato del match e alla stordente delusione di tutto il mondo-Rams, un anno fa di questi tempi in rampa di lancio per la galassia del Superbowl – merita di vedere L.A. onorare la stagione fino all’ultimo secondo (in)utile. Sono questi, palesemente, gli accordi prepartita staff-giocatori: i Rams ci sono tutti, e tutti, cominciando da Goffs, Kupp e Cooks, vogliono farsi allo spiedo i Cardinals che, però, non solo reggono bene, fino al field-goal di Zuerlein, con Baker/Chandler Jones su Gurley/Higbee, ma smontano pure, avventandosi di gruppo su Scott, un trick-play da Punt-Formation e ricevono (Arnold) il lungo di Murray dai dintorni in touchdown. Hicks va invece in difficoltà su Gurley, ma i Cardinals tornano a vendere carissime pelle e piume blindandosi per un minuto e 5 down nelle proprie 6 yards finali, violate da una flag contro Chris Jones e da una run breve di Malcolm Brown. Non molla niente nemmeno Baker, che sacka Goff in compagnia di Marsh, non i migliori degli snap invece quelli che Murray si prende, per due volte distinte e senza poter mai bloccare il pallone, in pieno petto. Le ricopertura arridono ai Rams (Rapp e Littleton) che, però, portano al tavolo, con l’esterno di Goff per Kupp dalle 15 in endzone, solo il conto del 17-7: Zuerlein calcia out il +13 dalle 47, con Murray che va di fretta nei 60 secondi prima dell’intervallo su Fitzgerald (Gonzalez segna al piede dalle 31), l’intercetto di Darious Williams alla ripresa del gioco neanche lo sente se L.A. riesce a superare appena la metacampo quindi, con i completi ok per Arnold, Kirk e Maxx Williams e l’aiuto di due flag a favore per contatti illegali di Howard e Rapp, libera un trasversale corto e stretto per la presa sicura di Byrd su Long. Riprende a brillare anche Goff con due terzi down nel cassetto su Kupp e Cooks e, dalle 11, il pass-touchdown per Higbee: per coach Kingsbury sarebbe tempo di far correre di più i Cardinals con Cooper e Drake se l’accantonamento di ogni soluzione rapida incarica Murray di un lungo troppo imprudente che, infatti, Rapp intercetta e ritorna. Un osare all’eccesso che Arizona non può non scontare: indenne per l’holding offensivo di Withworth dal primo invito-touchdown di Goff a Woods, cede sul secondo più che per l’impeccabilità della combinazione nel ritardo con cui Peterson e Baker arrivano a chiudere sul ricevitore californiano. Murray, come a Seattle, esce acciaccato su un Roughing the Passer (Matthews) e Hundley, dalle 25-Rams, guida i Cardinals a metà della risalita smarcando Kirk e appoggiandosi su Drake nella run dalle 6 che travolge Donald. 31-24 Rams.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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