Broncos-Lions come Redskins-Giants o Dolphins-Bengals. Non varrà chissà cosa per playoff o wildcard, e – al contrario di quelle - nemmeno arriva all’overtime. Ma intrattiene piacevolmente: almeno fino a quando Detroit tiene testa fisicamente a Denver, inizialmente – viceversa – sovrastata da James, Thomas e Golladay. Una flag contro Aboushi rallenta Blough, anche sackato da Reed e, più avanti, da Attaochu: Prater segna da 3 dalle 26 e un ritorno da 64 yards di Agnew da punt-Broncos è sentenza decisamente equa (10-0). Denver fa appello, però, con Lindsay, Hamilton e Sutton, reperendo prove importanti contro Detroit (due penalità contro Atkins e Walker) e ribaltando il pronunciamento precedente con la run dalle 6 di Freeman, un altro fallo a favore (violenza non necessaria di Reeves-Maybin) e un paio di allunghi ancora di Lindsay. McManus pareggia col calcio dalle 34, Jones scongiura soprese dell’ultimo secondo sackando Blough e, sul kickoff d’avvio del terzo quarto, Spencer ritorna 47 yards. La premiata ditta di traslochi-Lock sposta il domicilio di Denver, con Hamilton e Sutton, sulle 23 di Detroit, nei pressi si presenta ancora McManus per centrare i pali: i Lions impostano invece il navigatore sulle corse di Johnson e Scarbrough e Blough entra in scena da metacampo in giù smarcando Amendola e Golladay, iI cui tuffo nel mezzo di una enorme macchia arancione sparsa per lungo tra le 5 e la endzone di Denver resiste ad ogni scossone da fumble, come la run da screen-pass – servitogli da Beck - che Lindsay imbuca sulla sponda opposta di un 4th e 1. Lock su Sutton e Patrick tra penultimo e ultimo periodo, nuova consegna di Lindsay nel traffico e smistata in avanti di Lock sull’ultimo strettissimo del campo di Detroit: Hamilton aggancia e si infila in touchdown. +3 Broncos e -15 (yards) Lions per violenza non necessaria – peraltro non dove Spencer sta ritornando 14 yards - di Longa: Freeman, Patrick e Heuerman preparano la run di Lindsay dalle 33. 27-17 Denver.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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