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Fabrizio Mancini

Brees e Thomas, numeri 'ingiocabili': ma Tampa Bay ha troppa paura

Ovvio che certi giocatori possano intimorire chi non ne ha di pari livello, ma dai Tampa Bay Buccaneers formato casalingo 2019 neanche mi aspettavo la consegna delle armi prima di incrociarle. Contro Brees che completa 28 passaggi su 35 lasciando che sia Taysom Hill a prendersi l'unico sack di giornata e Thomas che quanto a yards ricevute varca ancora e abbondantemente quota 100 ci sarebbe stato comunque poco da contendere, ma Tampa Bay sembra volersi fare timidamente da parte già dal primo quarto: a turno Cook, Ginn e lo stesso Michael Thomas la pungono, Lutz la infila due volte al calcio, Nunez-Roches e Pierre-Paul la feriscono a tradimento con 10 yards di penalità e Kamara la buca dalle 4 per il 13-0 dopo appena 10 minuti. Gli arbitri fischiano un holding offensivo e annullano, ma il destino è scritto: catch and run con fumble di Howard, Demario Davis intercetta, Brees fa prima del cronometro del parziale d'apertura disegnando in endzone un arcobaleno da 24 yards ai cui piedi trova Thomas. 13-0, ora sì, Saints: Tampa Bay non cammina (Jordan e Bell sackano Winston), New Orleans invece corre con ritorno e run da 36 yards totali di Kamara saltando in touchdown con Cook che agguanta un'altra parabola sopraffina di Brees. A +20 Saints molto più umani, ma Tampa Bay deve ugualmente attraversare due guadi pericolosi per passare dalla sponda dello 0 a quella del 7: Miller incontra in corsa un pallone da quasi 50 yards e scivola con esso in endzone, completando però l'azione durante il percorso, Winston non trattiene lo snap ma ricopre il fumble per poi, finalmente, incuneare centralmente a Barber il lancio giusto (7-20) e affidare un 3rd e 4 d'ingresso in territorio-Saints a Ogunbowale. Bell lo intercetta quando (9 secondi all'intervallo) e dove (16 New Orleans) neanche Brees e Thomas possono permettersi di ingaggiare una nuova sfida contro il tempo. E' perciò Tampa Bay, alla ripresa, a rimodulare per prima il tabellino del punteggio: Jones e Brate via su due 3rd down, Winston va da Evans (con pass-interference rilevata ad Apple) e Miller, Gay manda nei pali il 10-20. I Saints, però, sanno come vivere di rendita (catch and run di Thomas per insinuarsi nella redzone dei Bucs) pur se un holding di Cook dilapida quasi per intero uno scatto da 14 yards di Kamara: Brees da Ginn in touchdown esattamente come Winston-Barber nel quarto precedente (27-10), Winston-Brate-Evans e la falcata di Godwin - tutti i Saints presi fuori tempo - risistemano il -10. Prova a sperare Tampa Bay, evitando di ripensare a quel primo periodo di inesistenza: un'altra flag contro New Orleans (4th e 1 abbonato senza giocarlo) la aiuta a crederci, due intercetti a firma Williams (Marcus, che ritorna in touchdown per 55 yards) e P.J. la demoliscono. 34-17 Saints.


Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL




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