Si organizzano un bel Natale in Florida con assoluto disinteresse per quello che devono andare a fare a Miami i Cincinnati Bengals. E i Dolphins, poco abituati quest’anno ad avversari così svogliati, con Fitzpatrick, Albert Wilson e Laird si convincono a tal punto, e assai presto, della loro distruttività da credersi onnipotenti: per il 7-0 lo schema apposito di coach Flores trasforma Wilkins in ricevitore, con tanto di tempo in abbondanza per il tackle di Miami di riprendersi in endzone la palla che una collisione con Brandon Wilson gli aveva fatto smarrire. Dalton quindi giù da Sieler, mentre Fitzpatrick scambia con Laird sparando da Parker un 3rd e 12 da 19 yards e l'assistenza dalle 13 per il 14-0 Dolphins. Dalton ci riprova con Boyd e Ross, Mixon si imbuca fin sull'ultima yarda ma non oltre: Bullock accorcia al piede dalle 20, Cincinnati tuttavia continua a guardare senza toccare le catch and run di Albert Wilson e i lunghi di Fitzpatrick per Gesicki, solo come un eremita nelle 5 per il 21-3. L'attacco-Bengals, almeno, pare esserci: Dalton per Boyd, Erickson e (4th e 1) Ross. Non basta per facilitare il compito del field-goal a Bullock, comunque perfetto dalle 57. Fitzpatrick-Parker ancora sontuosi dopo l'intervallo, ma c'è posto anche per Ford e Walford, oltre che - di nuovo - per la presa di Gesicki dalle 23 (28-6 Dolphins). Il defensive-team dei Bengals comincia a mettersi una mano sulla coscienza nel constatare quanta sofferenza inutile stia costando a Dalton la dispensa di tanti bei servizi a Erickson, Ross e, per la ricezione nelle 20 con caduta in touchdown, Boyd (12-28). Incompleta la conversione per Uzomah, nonchè l'intercetto di Phillips a Fitzpatrick, ancora tuttavia inservibile agli interessi dei Bengals per il susseguente sack-fumble causato da Harris con ripresa di Van Ginkel, la pass-interference Mabin-Gesicki, una gran reverse-run di Albert Wilson e il tragitto breve di Gaskin. Un +23 (35-12) che, incredibilmente, Cincinnati arriverà a pareggiare in 11 minuti spazzando via un 3rd e 5 con Erickson, segnando con Dalton-Uzomah dalle 15, soffiando fuori il field-goal di Sanders da metacampo (Dolphins non oltre le 29 nonostante un roughing the passer da -15 di Lawson) e indovinando il binomio touchdown-conversione per due volte negli ultimi 30 secondi. Prima Boyd-Eifert, poi il profondissimo (abbrancato in endzone dallo stesso Eifert) e il +2 aggiuntivo di corsa, entrambi a firma Dalton (35-35): in mezzo, l'onside kick di Bullock recuperato da Evans. All'overtime Hubbard sacka a un down intero dallo scrimmage Fitzpatrick, Needham anticipa Ross e Ford infila la catch and run decisiva appena archiviato il Two Minutes Warning. Sanders calcia il 38-35 finale dalle 37.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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