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Fabrizio Mancini

WEEK 16 NFL 2020 - Cardinals 12 49ers 20

Ancora una sconfitta allarmistica in NFC East: Arizona, bene che le vada, andrà a giocarsi il Wild Card Round a New Orleans, ma c’è anche la concreta possibilità che quella della prossima settimana a Los Angeles, dimora-Rams, possa essere la sua ultima partita di stagione. Jets e 49ers, senza nulla da rimetterci, in due giornate riescono a mettere in forse gli equilibri di una Conference che non è più certo abbia una Division più forte delle altre, un assunto che viceversa Murray, lungo da Kirk, non intende discutere: Greenlaw, invece, rallenta Edmonds per il field-goal di Nugent (3-0) e Golden/Kennard sackano Beathard, oggi però finalmente con l’opzione-Kittle da scegliere per una catch and run da 24 yards da cui un 3rd e 1 diretto da snap al di là di un 3rd e 1 e la presa di taglio, con slalom in touchdown, di Wilson. A una falsa partenza di Bourne San Francisco contrappone il sack di Hyder, ma finisce sull’erba – da Reddick e Blackson – anche Beathard, mentre Murray fugge esterno su un 4th e 3 e Verrett ha l’ultima parola sulla contesa alta alla ricezione da 3rd e 8 di Hopkins. Nugent di nuovo al calcio dalle 43 (6-7), quando Reddick contrasta il lancio di Beathard e Simmons ricopre il fumble è tardi – 8 secondi all’intervallo – e lontano – le 47-Niners – perché il risultato possa diventare un altro da qui al rientro dagli spogliatoi. Ci prova allora San Francisco a modificarlo a suo vantaggio con la reverse-run di Aiyuk e l’approdo di Kittle sulle 30 di Arizona: l’errore al field-goal di Gould dalle 41 è compensato dal sack di K’Waun Williams su Murray, con fenomenale corsa di partenza di Wilson, un 3rd e 10 strappato al millimetro da McKinnon e l’esterno di Beathard dalle 9 schiacciato in volo sul paletto d’angolo da Juszczyk (14-6 49ers). In attacco Cardinals visibilmente condizionati dai calcoli di classifica (Arnold non resiste al doppio tackle da fumble di Moore e Warner, che ricopre), la fiducia deve perciò arrivare da dietro (Peterson anticipa Reed in tuffo su un 3rd e 13 Beathard-Reed): Murray interpreta giusto l’indizio, corre via da un 4th e 5 e spara 45 yards sulle 15 da KeeSean Johnson, con Hopkins che gli afferra un 3rd e 3 nelle 5 portando a bordo pure la pass interference in endzone di Witherspoon per il salto triplo di Drake in touchdown. Larga come si deve, ma troppo bassa anche per lui l’assistenza da conversione (12-14): Cardinals lo stesso con la convinzione che il vento sia girato quando McKinnon, pur se in allungo massimo, resta ristretto nella prigione di un 3rd e 8, li smentisce la falsa partenza di Humphries: Warner, poi, si infila sulla traiettoria di un 4th e 2 Murray-Hopkins, Wilson sgroppa per 34 yards e Beathard calibra per Juszczyk in endzone il 1st e goal del 20-12. Gould non trova l’aggiuntivo: un altro segno del destino per Murray, da Kirk e Hopkins e (4th e 1) sulle 13 dei 49ers quando Witherspoon lo intercetta sulla propria endline. Di là Wilson resta incontenibile, al pari di Kittle, ma il problema di San Francisco oggi si chiama insolitamente Gould (altro calcio mancato dalle 37): Murray, perciò, ancora vincolato all’obbligo di un touchdown da convertire, un obiettivo però almeno percorribile a dispetto del tempo rimanente (65 secondi) e di una metacampo che, nonostante Fitzgerald e Kirk, non arriva mai. Hopkins, che aveva segnato con una grande prestazione il match d’andata, non tiene su il 4th down d’epilogo. Vincono i Niners.


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