Riecco i Dolphins all'Hard Rock Stadium di casa, a tre settimane da quella catastrofica sconfitta contro i Cardinals che l'ultima W di Los Angeles, fronte-Rams, ha solo in parte ripulito da macerie altrimenti già solidificate sulla vista dell'orizzonte-playoff di Miami: per i Raiders, invece, già/ancora tutto compromesso e l'opportuno atteggiamento arrembante di Tagovailoa, con Achane/Tyreek Hill, non può non tenerne conto, nonostante il sack-fumble di Tyree Wilson che lo spossessa di un 2nd e 11 riacchiappato da Lamm e definitivamente riazzerato nel suo relativo 3rd e 20 dall'holding di Chaisson. Jonnu Smith, infine, raccatta dal basso della endzone il 4th e goal minimo allargatogli dal medesimo Tagovailoa (7-0 Dolphins), mentre Meyers sfrutta di reverse l'occasione del ritorno sull'erba dell'offensive-team di Las Vegas dopo un roughing di Calais Campbell in stato di fake-punt: Ramsey ci aggiunge pure un holding, Bowers e un sack a Minshew - di Sieler - predispongono il field-goal ok di Carlson (3-7) e Tagovailoa spinge sul corto quanto basta per completare su Tyreek Hill un altro 4th down di richiamo al controcalcio di Sanders (10-3 Miami), anche questo reso necessario dal precedente sack-Raiders di Butler. Minshew, toltigli Meyers/Bowers, sempre comunque e obbligatoriamente nei suoi pensieri, avrebbe invece Mattison/Meyer su cui contare, seppur solo per profitti limitati ad un nuovo field-goal, non impossibile, di Carlson (6-10), ben pochino se di là comincia ad impazzare Achane, alle cui costole Tagovailoa attacca Waddle, incrociando frontalmente dal lembo più extra della tasca il taglio sterminato dell'intera endzone di Tyreek Hill (17-6 Dolphins): ma che risposta doppia, valico di un 4th e 1 compreso, di Mattison, con Bowers che, battendo secco Poyer, recapita in endzone, dalle 23, il 12-17 (la conversione di Mattison non supera Sieler). Tyreek Hill, però, e con lui Jonnu Smith, non si tengono nemmeno di fronte ad un holding da 2nd e 15 di Brewer e Achane stavolta appare in extremis, svoltando in ampiezza, palla in mano, oltre i blocchi di Robert Jones/Julian Hill (24-12 Miami) per riscoprire però una LV parimenti in grado di riemergere, via Mattison/Bowers, da una penalità di Tucker, con il secondo a sistemare altresì un 4th e 3, da cui la progressione esterna di Abdullah, sanzionatoria in punti pieni dei ritardi di copertura di Kohou/Holland (19-24), perdonati di riflesso da una provvidenziale interferenza da 3rd e 5 di Holmes e dal vuoto assoluto delle 57 yards lungo le quali Tagovailoa smarca la traversata in solitudine di Jonnu Smith (31-19 Miami). L'ormai certa quarta vittoria dei Dolphins la assicura meglio l'intercetto in ginocchio di Ramsey a Minshew e il minimo necessario in rigiocata di Smythe a confluire nel field-goal di Sanders: 34-19 Miami.
Fabrizio Mancini
Comentários