La miglior partita possibile da potersi disputare attualmente in Europa Chiefs-Dolphins, con tutto il rispetto per le squadre NFL che finora hanno varcato l’oceano: Kansas City dal Missouri a Francoforte con Mahomes su Valdes-Scantling/Gray e Rice in attraversamento spedito della corsia-touchdown altezza 11 in mezzo ai blocchi di Justin Watson/Donovan Smith (7-0 Chiefs), il sack dell’altro Watson (Jaylen) a Tagovailoa contraccambiato da Jaelan Phillips, poi Toney/Moore utili nel portare parimenti a profitto due flag di maglia diversa contro Chubb e lo stesso Smith. Mahomes, come in occasione del primo touchdown, sorprende allo stesso modo l’ultima linea di Miami imbucando McKinnon tra Kohou/Holland (14-0 Chiefs, qui è Bell a bloccare ad hoc), con McDuffie di scippo forzoso all’ex Hill di un fumble ricoperto da Edwards e genialmente smistato largo per l’inebriante ritorno in endzone-Dolphins dalle proprie 41 di Bryan Cook (21-0 KC), dal quale Wilson/Smythe sanno però riemergere, rinvigorendo in Tagovailoa, nonostante il sack di Willie Gay, una fede già vacillante: Cedrick Wilson, forse spingendo McDuffie, brandisce alto il 2nd e 5 del 7-21 del suo quarterback dalle 31 e Sieler rovescia il suo quasi quintale e mezzo sulla palla-fumble controrubata a Mahomes dal sack di Chubb, con la violenza non necessaria di Chris Jones ad inutilizzare un precedente holding offensivo di Austin Jackson. Compete ora a Miami, mediante i blocchi di Smythe/Armstead, liberare il terreno delle ultime 13 biancorosse ostacolando le misure restrittive di KC alla run-touchdown di Mostert (14-21), una cui seconda incursione incontra la provvidenziale ricopertura di Claypool al tackle-fumble di Gay: a 1.03 dal termine anche Tagovailoa non cede agli altri una persa da snap decentrato, ma quando gli riesce Miami è già pienamente dentro un 4th e 10, l’ultima chance in sorte ai Dolphins per un pari da overtime. Vincono i Chiefs.
Fabrizio Mancini
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