Con Ravens e Browns a tentare di affossarsi a vicenda, Cincinnati apre casa ai Falcons in una partita da possibile allungo in classifica di Division o, al peggio, da conservazione del primato attualmente condiviso con Baltimore. Una partita che, proprio per questo, suggerirebbe equilibrio nello svolgimento e saggia cautela nell’impostazione, l’innata caratteristica gestionale, quest’ultima, di Joe Burrow, capacissimo di calcolare come secondari al ritardo nella chiusura difensiva di Hawkins anche i rischi insiti nel coraggioso bolide da 60 yards che libera Boyd per il touchdown del 7-0. Mixon, per conto del suo quarterback, sale quindi nelle 35 di Atlanta con un 2nd e 5 quadruplicato e sgattaiola via per la endzone, di run corta, a Anderson (14-0 Bengals), Chase - agevolato al minimo da Perine - stralcia un 2nd e 12 (Hurst, falsa partenza) e vola meraviglioso nell’angolo di mèta sull’esterno dalle 32 di Burrow tra Hawkins/Marlowe (21-0), Mariota si riprende uno snap-fumble più avanti del 3rd e 1 di partenza e Hilton lo carica violento nel mentre di un 2nd e 9 ok (Zaccheaus) che, perciò, non aggiunge al conto un surplus da possibile flag, poi sorpassa le 30 di Cincinnati assieme ad Huntley e lascia alla corsa di Allgeier l’esibizione singola di uno spettacolare salto-touchdown (7-21). Ecco, allora, un doppio Hurst tra un sack e l’altro di Jarrett/Carter a Burrow cui, dalle 41-Falcons, basta un appena largo 1st e 10 esterno per scatenare la catch and run trasversale di Chase che nè Darren Hall in primissima battuta esterna, nè centralmente Walker e Grant, sono in grado di infastidire (28-7), ma di là, nel confronto delle due azioni, risulta perfino marmorea la staticità di tutta Cincy sul passaggio delle 75 yards di 1st e 10 Mariota-Byrd (14-28) e debole il contrasto preliminare di Mike Thomas al ritorno da 56 di Avery Williams. Secondo quarto finito, però, e Atlanta può solo tirare al piede per il -11 con Koo, Hilton al rientro si accontenta allora di toccare alto pur senza intercettarlo il 3rd e 9 Mariota-Pitts, Armstrong rovescia giù l’esterno (4th e 1) Burrow-Higgins e anche il sack di Hendrickson a Mariota verrebbe ultraricompensato se Anderson non facesse offside in concomitanza con l’intercetto-Falcons di Grant: un favore che Boyd ringrazia tuffandosi, parecchio oltre un 2nd e 9, sulle 23 di Atlanta, la run dalla minima di Burrow scardina ancora la endline biancorossa. 35-17 Bengals.
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