Calendario non semplice, d'accordo, ma mai a pensare che, in fondo alla classifica 2022 della NFL, assieme a Tennessee, anche se solo dopo due giornate di un campionato in cui attualmente solo 6 squadre svettano a punteggio pieno sull’altro estremo della graduatoria, potessero esserci i nuovi Raiders, uno squadrone se raffrontato a quello, finito ai playoff, dello scorso anno. Titans, almeno, con l’attenuante dell’estromissione dal precedente roster di tanta gente di valore, una scusa da ridimensionare tuttavia alla vista della tumultuante catch and run iniziale di Derrick Henry, Tannehill-Hooper sconfinano in casa ospite lungo un 3rd e 10 e Woods riporta in linea Tennessee (holding di Ben Jones) impadronendosi di un 2nd e 12. E’ Swaim ad allargarsi in endzone sul 3rd e 1 corto di Tannehill (7-0 Titans), dall’altra parte McCreary fa fallo su Keelan Cole e Hollins trova sulle 21-Titans il 3rd e 15 di Carr, accorciamento decisivo della distanza del field-goal di Carlson (3-7). Tannehill manda lungo ancora Woods, allora, mediando da Burks per un altro scatto travolgente – su Hankins – di Henry (14-3), Carr esce quindi (Moreau) per stringere ad Adams sul fondo della endzone il trasversale del -4, con un Hankins da 55 yards di ritorno, Henry/Woods ad aggiungerci il resto e l’imbucata individuale di Tannehill in touchdown (21-10 Tennessee). Dal sack di Weaver a Carr ecco un altro ritorno-Titans da segnalare (Woods): le 30 di Las Vegas, che Tannehill raggiunge con Westbrook-Ikhine, sono più che sufficienti a formalizzare la segnatura al piede di Bullock (24-10). Per McDaniels, via Jacobs/Bolden, assolutamente necessarie modifiche alla vivacità del mood offensivo di squadra: Carr esterna su Hollins un 4th e 1 anch’esso inevitabile al ritocco (minimo, ok Carlson dalle 32) del punteggio sul 13-24 e ad almeno alrettanto dovrebbe portare l’intercetto di Harmon a Tannehill se Eluemunor non bruciasse tutto con un holding. Una piaga ulteriormente lacerata da Tannehill-Hilliard (3rd e 9), oltre che dal solito Henry, infrangibile anche a contatti pesanti: più tolleranti Burks (drop da 4th e 1) e Hooker, durissimo da violenza non necessaria su Waller, Byard – intercetto in endzone – reimpone momentaneamente la spietatezza passata, ma stavolta senza seguito offensivo, Hollins assorbe un siluro da 60 yards di Carr e lamenta inascoltato l’interferenza di Fulton. Carlson dalle 35 fa dunque 16-24, al soccorso del sack-fumble di Crosby accorre Westbrook-Ikhine e Carr diventa improvvisamente (4th e 15 ultratriplicato sempre a stanare Hollins) l’uomo-Raiders da seguire: l’holding di Lonnie Johnson (4th e 10) lo traghetta sulle 9 di Tennessee e sempre Hollins si alza in touchdown con la cattura del 22-24. Deviata doppia (Dylan Cole/Byard), invece, la conversione del pari. Vincono i Titans.
Fabrizio Mancini
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