Altro che punto debole Brock Purdy: per vincere su San Francisco una partita quasi fondamentale Seattle deve impegnarsi, e lo fa, prescindendo dal vantaggio, a questo punto mica automatico, di non avere di fronte uno qualsiasi tra Lance e Garoppolo, rotti entrambi, come tra i Seahawks esce subito, per non rientrare, Bryan Mone, mentre proprio Purdy avvicenda nelle 30 Jennings/McCaffrey e da lì dirige da Kittle un 2nd e 8 al centro della endzone (7-0 49ers). Lucas non peggiora le cose quando si tuffa prima di chiunque sul sack-fumble di Hufanga a Geno Smith, di nuovo faccia a faccia alla scadenza di una run-Seahawks da 3rd e 13 che, secondo gli arbitri, non degenera in una – effettivamente da discutersi – violenza non necessaria del difensore ospite: nel caso meno positivo di un non-touchdown Myers avrebbe calciato ancora da più vicino delle 38 il field-goal del 3-7, ma recano ulteriori notizie sgradite a Seattle il goffo drop da intercetto di Diggs fuso all’offensiva-fumble (riportato sulle 6 avversarie da Ward) di Greenlaw, cui soccombe Homer. La run di McCaffrey sposta dalla endline Poona Ford (14-3 Niners) e già al secondo gioco del terzo periodo si piegano alla progressione di Kittle - da esterno di Purdy - pure Diggs/Barton (21-3 SF): l’intercetto di Lenoir non uccide perchè nel frattempo il roughing di Bosa ha demolito Smith, ok alla ripresa di taglio stretto per Lockett – 3rd e 4 –, ma Myers resta l’unica, irrinunciabile chance-punti di Seattle (field-goal dentro dalle 51, 6-21), con il sack di Ebukam a caricare sempre più al limite la soma sul groppone dei verdeblu di casa. Ecco allora Purdy ispezionare la zona di movimento di Kroft, la leggera deviazione di Woolen soffia out il field-goal di Gould, con Kenneth Walker a tirarsi dietro i Seahawks fin sulle 10: bello nella sua estetica ininfluente il centrale-touchdown Smith-Fant, al punto che Carroll nemmeno intende gonfiarlo, a 3.35 dal termine, con una azione di conversione. 21-13 49ers: playoff e primo posto di Division già in tasca.
Comments