Altro avversario californiano per i Texans, questo da domare in casa, dove in effetti San Francisco assapora una atmosfera tutto tranne che conviviale: d’accordo che Ebukam sacka subito Mills, ma le flag contro Omenihu/Womack, prima e dopo il doppio down scalato da Chris Moore fino alla vetta delle 6, sono autorizzazione all’ultima run breve di Pierce (7-0 Houston). Hinish – sack – avvisa Lance, un monito rinforzato da Greenard/Pitre a stroncare retroscrimmage la sortita da 4th e 2 di Sermon e, visto che Shanahan cambia regista (Sudfeld), urlato dall’intercetto ravvicinato di Desmond King: qui la risposta dei Niners è perlomeno competitiva (contro-intercetto in endzone di Tarvarius Moore), ma l’holding di Burford alza a 3rd e 12 l’asticella della sopravvivenza del drive di ripartenza ospite e una coppia di nuove flag contro (Castro-Fields/Dontae Jackson) fanno anche qua da tappeto rosso al taglio-touchdown di un 3rd e goal dalle 6(Nico Collins) che, per interferenza offensiva di Chris Moore), Mills ripete 10 yards più indietro assistendo centralmente lo stesso responsabile dell’annullamento (14-0 Houston). Scatenano i Texans anche Kyle Allen-Seth Green (3rd e 6), oltre a Mack/Ogunbowale: il sack di Omeinhu chiede tregua e coach Smith si accontenta del field-goal a bersaglio di Ammendola dalle 45 se l’unione (Reeves-Maybin/Rivers) fa ancora la forza di stoppare i 4th down avversari (Sudfeld). Mack/Ogunbowale, a campo ridotto, garantiscono un altro calcio ad Ammendola (fuori dalle 31) e Purdy non scampa ai battesimo dell’intercetto (Hansen) dei sack (Odeleye/Dwumfour), meritandosi tuttavia l’assoluzione sia sgambando fuori da un 4th e 13 con l’aiuto di un contatto illegale di Yiadom) che, soprattutto, quando in pienissima endzone, Snead gli droppa il 2nd e goal recante i punti dell’onore-49ers. 17-0 Houston.
Fabrizio Mancini
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