Ultimi esperimenti per Ravens e Commanders: Ron Rivera, che vorrebbe soprattutto capire se sia il caso di investire davvero su Sam Howell del ruolo di primo vice-Wentz in luogo dell’ormai ex fido Heinicke, trova in Milne e – 3rd e 4 - Dyiami Brown gli sponsor del sì, anche se il sack di Welch è serio argomento di discussione e Slye manda tutto all’aria assieme ad un field-goal (out) dalle 43. E’ allora Erickson a dare alla pratica un nuovo consenso, punendo al contempo il roughing di Crawford, e anche Slye si schiera stavolta a favore segnando al piede il 3-0 Washngton dalle 44, mentre Welch sacka ancora Howell e Anthony Brown scende lunghissimo oltre la secondaria – 67 yards - per la comoda presa-touchdown di Demarcus Robinson (7-3 Baltimore). Howell non ha evidentemente ancora finito di scontare il conto aperto che pare avere con Welch – terzo sack -, un accanimento che contagia Tony Jefferson (tackle-retroscrimmage al quarterback ospite e riecco Slye dalle 24 per il 6-7), intanto Brown insiste nel martirio del fianco destro della difesa-Commanders: altre 50 yards da Victor (tra i pali anche Baltimore con Dicker: 10-6 Ravens), qualcuna in meno direzione Robinson che, di catch and run, le alza a 52, infine la corsa trasversale dalle 6 nel primo angolo della endzone (17-6). Su Howell, qui, si abbatte Moon con un sack-fumble trasportato in touchdown da Seymour che, però, dice il review, posticipa una giocata di passaggio incompleta: Washington se la cava quindi anche su un doppio 4th e 1 (Patterson/Erickson) per rimediare almeno, falcidiata com’è da flag (Toth) e sack (Means/Mack) in serie, un field-goal (Slye dalle 29, 9-17), ma senza smettere di cercarsi ovunque gialli offensivi dannosi (Akingbulu/Paul), contro i quali reggono sorprendentemente bene le pezze di Michel/Cole. Howell spedisce allora Blanton nelle 20-Ravens e Bonnafon plana con la palla del -2 – Cole non ‘para’ la conversione susseguente – sul paletto angolare della endzone. 17-15 Baltimore.
Fabrizio Mancini
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