Pur senza avere una grande squadra a giocar bene ci si deve sempre e comunque provare, una responsabilità cui coach Rule non si è mai sottratto fin dal suo primo giorno di Panthers e nonostante McCaffrey out per mezza stagione e più lo scorso anno, ma oggi finalmente in campo e a statistica con quasi 200 yards di profitto tra corse e ricezioni, tanto dei touchdown si occuperanno gli ex Darnold e Anderson. Jets con promettenti novità di mercato e Corey Davis loro valore di punta odierno: l’abitudine agli insuccessi è però scoria maledettamente invasiva che non togli via con un semplice e singolo colpo di carta vetrata: la responsabilità del comando, inoltre, lega inizialmente Zach Wilson, arrotato da Burns, mentre Darnold allarga un 2nd e 9 lungo da D.J. Moore, ma non si incastra con i tempi di corsa di McCaffrey in uno smistamento ravvicinato da 4th e 1 che Redwine, sulle 9 avversarie, riesce a tener giù senza potersene granchè gloriare. Ritardano di poco, tuttavia, le soddisfazioni per i Panthers: Wilson sbuca a centrocampo con Corey Davis e una flag contro Shaq Thompson che, tempo 30 secondi, lo intercetta con ritorno da 29 yards. McCaffrey scalpita fin sulle 6 e fa spazio al field-goal di Santoso (3-0 Panthers), mentre Reddick sacka con fumble Wilson e Coleman parte tardi su un 4th e 1 sbarrato da Gross-Matos: a ridosso della linea di metacampo Darnold ci ragiona il minimo, poi scarica 57 yards di passaggio profondo e diretto per la presa-touchdown, in barba a Maye, di Robby Anderson (9-0, Santoso manca l’extrapoint) e tramuta il sadico piacere che gli viene dall’assistere al calvario di Wilson, sackato anche da Haynes, nelle astuzie di un 3rd e 1 eseguito alla mano da Marshall per le 27-Jets e, sulle 5, di una finta di appoggio a McCaffrey da cui scattare con la palla fino alla endzone (16-0 Carolina). Franklin-Myers riesce ad avvicinarlo e abbatterlo solo dopo l’intervallo, di là Burris prima fa interferenza difensiva, poi rimedia travalicando lo scrimmage e dando addosso a Elijah Moore, come Reddick e Nixon, addirittura in coppia a rincorrere a ritroso per un down Zach Wilson, bravissimo tuttavia nel rivoltare al positivo la cattiva provocazione di questi continui maltrattamenti con un 3rd e 2 per Griffin nelle 35-Panthers: il cambio di direzione necessario alla focalizzazione della figura di Corey Davis in endzone e una simulazione di run centrale di conversione con Coleman per andar dentro lui in persona per l'8-16. Fatica insostenibile per NY il contrasto a McCaffrey e D.J. Moore in azione congiunta, Maye per restringere il passivo può solo approfittarsi di un 3rd e 9 da 7 yards creato per Marshall (field-goal Santoso, 19-9 Carolina), con Wilson steso da Thompson, ma ancora irriducibile con Berrios (4th e 8), Mims (1st e 10 esterno da 40 yards) e il 3rd e goal per il tuffo in endzone di Corey Davis. Non gli prende forma la traiettoria stretta collaudata per la conversione, palla sull’erba. 19-14 Panthers.
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